Gli italiani fino al 1861 non conobbero l’unità politica ma furono tra i primi ad avere una lingua unitaria, grazie ai capolavori letterari di Dante, Petrarca e Boccaccio. I tre Maestri fiorentini composero le loro opere nell’arco del Trecento, rendendo la lingua italiana una naturale evoluzione del ‘fiorentino’ parlato in quell’epoca. Stiamo parlando della più antica istituzione linguistica del mondo. Sorge alla Villa Medicea di Castello, dove nel 1540 circa si potevano ammirare La Nascita di Venere e La Primavera di Botticelli. Secondo una memoria tramandata, i capolavori oggi custoditi agli Uffizi, furono concepiti proprio per questa dimora. In queste sale vive una preziosa biblioteca di linguistica con oltre 150.000 volumi rari ma anche contemporanei. Qui studiosi ed esperti di linguistica e filologia custodiscono le regole della lingua italiana e della sua evoluzione. Il suo simbolo è il frullone, uno strumento che i mugnai usavano per separare la crusca dalla farina, con il significato metaforico di vigilare sulla purezza ed evoluzione  della lingua nazionale. Chiunque voglia fare un uso corretto di termini e fonetica, studiare le sue radici o approfondire culturalmente la rilevanza storica, può consultare il sito accademiadellacrusca.it. La sezione speciale “Lingua italiana” svolge un continuo dialogo con gli utenti su problemi e dubbi linguistici. Qualunque sarà la vostra richiesta, vi sarà risposto, senza errori o fraintendimenti, su una delle lingue più belle e complesse dell’umanità.