A voler elencare in modo puntuale i cambiamenti che Cosimo I portò alla città di Firenze e alle terre che a questa annesse si finirebbe certo per dimenticare qualcosa. E forse proprio per questo la città che ospita gli Uffizi voluti da questo coraggioso e acuto figlio del condottiero Giovanni dalle Bande Nere ha scelto di raccontarlo attraverso una serie di iniziative capaci di svelarne i molteplici volti e le caratteristiche. Cicli di conferenze e spettacoli teatrali sono tra gli appuntamenti proposti, anche se un posto d’onore non possono non averlo le Gallerie degli Uffizi da lui voluti e progettati dal suo architetto Giorgio Vasari. Sotto il titolo Omaggio a Cosimo I, dunque, sono presentate tre mostre aperte dal 6 giugno al 29 settembre di quest’anno; la prima (nelle Sale di Levante affacciate sull’Arno) è I cento Lanzi del Principe, una memoria della storica milizia fiorentina armata di alabarda e dalla fedeltà a tutta prova, che chiuse la sua vicenda con l’ultimo dei Medici ormai nel Settecento. A Palazzo Pitti, dove prese dimora donna Leonora di Toledo sposa di Cosimo, la Sala Bianca e la Sala delle Nicchie ospitano Una biografia tessuta. Gli arazzi in onore di Cosimo I, ovvero otto capolavori che raccontano i momenti clou del governo del Granduca preparati nell’arazzeria medicea diretta da Pietro Févère, capo arazziere della manifattura granducale. Nella Sala delle Nicchie si potrà ammirare anche la prima (probabilmente) scultura per il Giardino di Boboli ovvero il Villano con la Botticella, scolpita da Giovanni di Paolo Fancelli su disegno del maestro Baccio Bandinelli.