Una navicella è atterrata a Prato. È l’avveniristico ampliamento del Centro Pecci, firmato dall’architetto Maurice Nio. Completati i lavori, il 16 ottobre è riaperto uno dei grandi musei d’arte contemporanea d’Italia. A inaugurare la stagione espositiva una mostra di più di 50 artiste e artisti, che fino al 19 marzo 2017 occuperà gli oltre 3000 metri quadrati del Centro. Una sorta di esercizio di distanza che insegna a vedere il presente come se fossero passati anni luce. Una sensazione di straniamento, al tempo stesso perturbante e affascinante. Come lo è Head On, l’incredibile opera di Cai Guo-Qiang, presentata a Berlino: un muro di vetro, alto quanto il famoso muro caduto nel 1989, con un vortice di 99 lupi che si rincorrono, vanno a sbattere contro il muro, cadono, e poi ricominciano il giro. Un turbinio che simboleggia l’esistenza umana e i problemi della società attuale. Una mostra che non lascia indifferenti.