Vivere il Rinascimento. Fu questo il sogno che agli inizi del Novecento spinse il britannico Herbert Percy Horne a trasferirsi a Firenze e acquistare la dimora storica all’angolo tra via de’ Benci e Corso dei Tintori. Un ricco collezionista e critico d’arte, forse un po’ folle, sicuramente molto romantico. Dopo tre anni di raffinato restauro e radicale ristrutturazione il Palazzo tornò a essere esattamente come era alla fine del Quattrocento: un perfetto esempio di stile rinascimentale. Qui allestì la sua preziosa collezione che comprendeva opere di Giotto, Giambologna, Masaccio, Filippo Lippi e Simone Martini, per poi lasciare tutto in eredità alla sua amata Firenze. Una piccola perla da non perdere.