A dieci anni Roberto Casamonti s’innamorò della pittura, grazie a un ritratto voluto dal padre nello studio di Ottone Rosai. Quel bambino è poi diventato lo storico fondatore della Galleria Tornabuoni di Firenze e collezionista di fama internazionale. I colori e l’odore della trielina, furono il seme di una collezione appassionata e vibrante, qualcosa di unico e irripetibile. Una raccolta esposta a Palazzo Bartolini Salimbeni, celebrato da 500 anni come capolavoro rinascimentale. Nessuno poteva immaginare che gli ampi spazi del palazzo, avrebbero ospitato le opere dei nomi più illustri dagli anni ’60 al XX secolo: le opere “invendibili”, il sogno di ogni collezionista! Le opere invendibili sono quelle che Roberto Casamonti ama come una forma di vita. Sono quelle da cui non si separerà mai, che ha scelto di condividere con la città e i suoi visitatori internazionali. Un atto di generosità tipico dei mecenati, a ricordarci che indole, visione e passione sono le scintille con cui un bambino di 10 anni ha acceso un fuoco di inestimabile bellezza.