É uno dei luoghi dove l’atmosfera originaria non è alterata dall’eccessiva presenza turistica. Ricchissimo di meraviglie nascoste, qui si ha la sensazione di essere dentro e non di fronte allo splendore pittorico del Rinascimento. Prima convento dei Silvestrini passato poi ai frati dei Domenicani, fu Cosimo de’ Medici a trasformarlo in simbolo della spiritualità medicea. Uno scrigno delle meraviglie che custodisce la più grande collezione al mondo di tavole e affreschi del frate-pittore Beato Angelico (al secolo Giovanni da Fiesole). Sono capolavori assoluti che annunciano l’alba del Rinascimento come La madonna delle Ombre e L’Annunciazione, Il crocifisso di San Domenico, la Pala di Annalena. Risulta impossibile descrivere la potenza espressiva del museo, tuttavia resta una meta imprescindibile per chi desidera conoscere il senso profondo del sublime.