Chiunque arrivi a Firenze non può mancare la visita a uno dei capolavori di Leon Battista Alberti, il Tempietto del Santo Sepolcro, realizzato (1457-1467) per la famiglia Rucellai, ricchi mercanti di tessuti fiorentini. Per salvaguardare la cappella Rucellai fu eretto un muro che chiuse il varco albertiano e per 200 anni restò accessibile solo da una porticina esterna. Al centro della cappella si trova il raro sacello, con le pareti esterne decorate con trentatré motivi geometrici intarsiate in marmo bianco, verde e rosso. Tra questi panelli marmoree ci sono quattro formelle che riportano gli stemmi araldici tra cui i tre anelli intrecciati di Lorenzo il Magnifico (abside est), il mazzocchio con tre piume di Cosimo il Vecchio (parete nord) e il fanello con diamante e due piume di Piero de' Medici (parete ovest - ingresso). Lo stemma di Giovanni Rucellai si trova invéce nella parete sud e rappresenta una vela gonfia di vento, con le sartie sciolte.