La Cappella Brancacci, famosa per i suoi magnifici affreschi di Masaccio e Masolino, nasconde una storia interessante del rinascimento fiorentino. Con l’arrivo di Felice Brancacci, i due pittori furono commissionati per lavorare in contemporanea sulla decorazione della cappella, adornandola con affreschi colorati e spettacolari. Ciò che non tutti sanno è che la decorazione della cappella non fu finita dai due stimati artisti fiorentini. I lavori furono interrotti in seguito all’esilio di Felice Brancacci per la sua opposizione all’ormai potente Cosimo de’ Medici. Fu solo quasi cinquanta anni dopo che la famiglia Brancacci tornò a Firenze. Commissionarono allora il notevole Filippino Lippi per finire di decorare la cappella: l’artista provò a mantenere lo stesso stile dei suoi due antecedenti, ma il suo tocco rimase troppo diverso per non essere notato. I colori intensi usati da Masaccio risaltano infatti in confronto al chiaroscuro tipico di Lippi.