C’è una leggenda che restituisce alla perfezione lo spirito di competizione tra le grandi famiglie fiorentine. Ed è legata a questo grande palazzo che caratterizza ancora oggi l’Oltrarno. Si racconta che Luca Pitti, magnate fiorentino in lizza con i Medici e gli Strozzi per il dominio sulla città, volle farsi costruire una dimora il cui cortile comprendesse Palazzo Strozzi e le cui finestre fossero ampie come il portone del Palazzo Vecchio dei Medici. L’ottenne. Ma non passarono neppure novant’anni (era il 1550) e la bellissima Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, acquistò Palazzo Pitti per la salubrità dell’aria. Quindici anni dopo Giorgio Vasari costruì il celebre Corridoio Vasariano, che collega ancora oggi Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, attraversando Ponte Vecchio. E, se non fosse ancora abbastanza… è da questo Palazzo di bugnato che s’accede al verde all’italiana del Giardino di Boboli, un modello fondamentale per ogni museo all’aperto.